L’anno pastorale 2020/2021 è stato caratterizzato dagli effetti diretti e indiretti dell’emergenza sanitaria da COVID-19, che hanno continuato a caratterizzare l’ambito sanitario, politico e sociale della realtà globale. Il contesto quotidiano, permeato dalla crisi socio-sanitaria ha posto in luce nuove forme di diseguaglianza e povertà “croniche” ed “inedite”, sempre più esacerbate dalle tensioni e conflittualità sociali, dovute alla mancanza di lavoro, alla precarietà del vivere quotidiano ed alla recessione economica sempre più in risalita a causa della pandemia.
Il Servizio ausiliare Caritas diocesana, muovendosi all’interno di un contesto sociale sempre più complesso e delicato, cerca di fare il bene della comunità, rivolgendo lo sguardo ai più fragili, considerandoli nella loro più profonda dimensione umana, in una prospettiva cordiale e sinodale poiché «la carità sociale ci fa amare il bene comune e ci fa cercare il bene della comunità, considerando la persona non solo individualmente, ma anche nella sua dimensione sociale» (Papa Francesco).
Animato dalla fiducia nella vita, il Servizio ausiliare Caritas diocesana, oltre al sostegno caritativo rivolto ai più bisognosi, ha cercato di rafforzare servizi ed azioni finalizzati all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale dei più fragili, trasformando la carità in “segno concreto di speranza”.
Il 2° rapporto sulla povertà raccoglie e restituisce il lavoro svolto con grande entusiasmo dalla nostra Caritas diocesana, un lavoro attento, portato avanti da un affiatato gruppo di giovani operatori in stretta collaborazione con i Centri di Ascolto parrocchiali che ormai costituiscono concreti punti di riferimento non solo per le nostre Parrocchie, ma anche per tutto il territorio in cui operano in collegamento con le realtà pubbliche.
Queste sinergie sono finalizzate alla ricerca del bene di quanti oggi affrontano la realtà sociale, culturale e lavorativa nella quale spesso si è soliti provare un senso di smarrimento e disorientamento, frutto dell’incertezza politica che considera non di rado gli ultimi mero scarto sociale.
L’attenzione sempre viva e presente di Caritas nei confronti di una svariata fetta di persone e di problematiche, spesso aggravate dalla pandemia da Covid19 ancora in corso, che quotidianamente tanti volontari impegnati sul territorio incontrano, mettendo a disposizione tempo, competenze e soprattutto una continua relazione interpersonale.
Incoraggiati dall’invito di Papa Francesco a “sognare come un’unica umanità”, impegniamoci tutti ad aiutare le persone che ogni giorno incontriamo, ad individuare le possibili soluzioni ai bisogni che vivono rimettendo a fuoco i vari problemi e offrendo sempre nuove proposte.
Un grazie dunque non soltanto a chi ha prodotto con passione questo scritto, ma a tutti gli Operatori Caritas che nelle Diaconie e nelle Parrocchie sono portatori del Vangelo della carità.
✠ Giuseppe Marciante
Vescovo di Cefalù
Via Umberto I, 13bis
90015 Cefalù PA